Gerrit Thomas Rietveld

Iniziando come falegname nella bottega del padre, Rietveld, da spirito eclettico qual era, nel 1911 aprì un laboratorio per suo conto e contemporaneamente si iscrisse ad un corso serale di architettura sotto la guida di Klaarhamer, già ben disposto nei suoi confronti perchè aveva avuto modo di apprezzare alcune realizzazioni di mobili che Rietveld aveva disegnato nel 1908.
Ma fu solo alcuni anni dopo, nel 1919, che Rietveld si unì ad una associazione di intellettuali il cui gruppo denominato De Stijl, facendo proprio lo stile del pittore Piet Mondrian e dell'architetto Theo van Doesburg, era impegnato in una filosofia di radicale rinnovamento che investiva oltre al design, anche la letteratura e l'arte in tutte le sue forme, e che partendo dal cubismo si concretizzò in un rigido ordine geometrico.
Secondo le regole di De Stijl fu costruita la casa Schroder Rietveld a Utrecht: la forma di base è il cubo e il materiale preminente il vetro, affinché gli spazi, interno ed esterno si fondessero con continuità assoluta.
Da allora si susseguono i progetti di villette a schiera del padiglione olandese della Biennale di Venezia, il Museo di Van Gogh ad Amsterdam e di lì a fondare il "Congresso Internazionale di Architettura Moderna" il passo fu breve. il successo di Rietveld è stato consacrato quindi da numerosi incarichi di genere architettonico ed urbanistico e da una grandiosa retrospettiva che gli è stata dedicata dalla sua Utrecht e dalla laurea honoris causa del Politecnico di Delft.